The Social Mind – Episodio 2 – Come è nata la psicologia sociale?

Trascrizione

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Una famosa leggenda narra che un giorno, mentre Isaac Newton era in giardino a svolgere il lavoro, una mela cadde vicino a lui. L’osservazione di questo semplice evento casuale portò ad una delle scoperte più importanti della fisica moderna, quella che oggi conosciamo come legge di gravitazione universale e questo evento può sembrare del tutto irrilevante per la psicologia sociale, ma ci aiuta a spiegare come può l’osservazione di un fenomeno del tutto casuale porta allo sviluppo di una teoria scientifica.

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Circa due secoli dopo l’episodio della mela di Newton, un altro evento apparentemente casuale catturò l’attenzione di uno psicologo americano di nome Norman Triplett. Questo psicologo, osservando una corsa ciclistica, ebbe un’intuizione che portò alla pubblicazione di quello che molti considerano il primo esperimento nel campo della psicologia sociale.

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Sono Giovanni Telesca e questo è the social mind, un podcast che parla di processi sociali e cerca di dare risposte complesse a domande semplici.

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Sicuramente vi sarà capitato di osservare dal vivo o in televisione una corsa ciclistica simile a quella a cui assistette Norman Triplett nel 1898.

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Triplett ha notato che durante la corsa il comportamento dei ciclisti cambiava a seconda della situazione, quando erano in gruppo pedalavano più velocemente rispetto a quando si staccavano dal gruppo e cominciavano a pedalare da soli. In effetti, i ciclisti da soli sono stati più lenti nel verificare se si trattasse di una coincidenza. Triplett reclutò alcuni adolescenti e chiese loro di svolgere un compito semplice: dovevano riavvolgere la lenza di una canna da pesca il più velocemente possibile.

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Triplett ha chiesto loro di fare sei tentativi, tre da soli e tre in gruppo con altri adolescenti. Infatti, scoprì che quando le ragazze e i ragazzi svolgevano il compito in gruppo, erano più veloci nel riavvolgere la lenza. Da questa intuizione è nata quella che oggi viene chiamata teoria della facilitazione sociale, secondo la quale svolgere determinati compiti in piccoli gruppi porta ad una maggiore produttività rispetto a quando tali compiti vengono svolti individualmente. Va detto che Triplett non si definiva uno psicologo sociale e non era nemmeno interessato alle implicazioni sociali della scoperta. Questo perché?

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La psicologia sociale, infatti, non era ancora nata ufficialmente, infatti secondo molti studiosi si dovette attendere il 1924, quindi 26 anni dopo l’esperimento tripletta per stabilire ufficialmente la data di nascita della psicologia sociale. Infatti, in quell’anno un altro psicologo americano di nome Floyd Allport scrisse un libro intitolato Social Psychology, in cui definì per la prima volta questa disciplina come lo studio dei comportamenti messi in atto in risposta ad uno stimolo o sociale o che hanno un significato sociale.

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Fino a quel momento, però, nonostante avesse suscitato un modesto interesse, la psicologia sociale non aveva ancora preso il sopravvento. Il maggiore sviluppo della disciplina è legato agli eventi storici che hanno caratterizzato prima l’Europa e poi il mondo intero, a partire dagli anni Venti e fino agli anni Cinquanta. E mi riferisco chiaramente all’avvento del nazismo e allo scoppio della seconda guerra mondiale.

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Un famoso psicologo sociale dell’epoca, Darwin Kurtwright, scrisse in modo piuttosto provocatorio che Adolf Hitler fu una delle persone che contribuì maggiormente allo sviluppo della disciplina e questa affermazione, seppur notevolmente esagerata.

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È infatti reale e si applica non solo alla psicologia sociale, ma anche a molte altre discipline scientifiche. Infatti, le politiche di segregazione razziale promosse dal nazismo fecero sì che un gran numero di studiosi fossero di origine ebraica.

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Si spostò dall’Europa al Nord America per sfuggire alla cattura e questo diede un grande impulso allo studio di alcuni fenomeni sociali. Ma non solo. Il fatto di dover giustificare davanti alla popolazione americana una guerra nella quale fino a un certo punto gli Stati Uniti non erano stati coinvolti o comunque non erano stati coinvolti. Anche sul fronte europeo diede impulso e finanziamenti da parte dell’esercito americano a numerosi studi per lui.

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Comprendere l’impatto dei film di propaganda sul morale dei soldati al fronte, ma anche sulla popolazione americana.

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Tuttavia, forse l’evento storico più importante legato alla psicologia sociale riguarda la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando venne alla luce la brutalità dell’Olocausto. Ed è proprio nel tentativo di rispondere alla domanda come è stato possibile che gli esseri umani abbiano potuto commettere una simile atrocità? Il che dà origine a numerosi studi su temi, tra l’altro molto attuali, come l’aggressività, i pregiudizi, la discriminazione, l’obbedienza, l’autorità, ecc.

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Il tentativo di rispondere a questa domanda e di evitare o trovare un modo per impedire che tali eventi si ripetano rimane uno degli argomenti più studiati nella psicologia sociale oggi. Tuttavia, negli ultimi trent’anni la psicologia sociale si è trovata ad affrontare nuove sfide, ad esempio quella di comprendere come i fenomeni sociali vengono interpretati dal cervello, dando origine alle cosiddette neuroscienze sociali, oppure cercare di studiare come alcuni fenomeni vengono influenzati dalla cultura di di cui facciamo parte, prestando attenzione ai contesti culturali che sono sempre stati sotto rappresentati nella ricerca e nella comunità accademica.

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Come ad esempio gli Stati sudamericani o gli Stati del sudest asiatico, oppure ancora cercare di capire in che modo è possibile adottare comportamenti etici e legati al rispetto dell’ambiente, oppure ancora, come rispondere al crescente numero di fake news e teorie cospirazioniste che inquinano al mondo dell’informazione cambiando il modo in cui le persone interpretano la realtà e compiono scelte politiche.

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Che poi, se ci pensate è tutto un circolo, perché anche quest’ultimo tema, che forse il più recente in ordine temporale, ovvero come la manipolazione delle informazioni, può avere un’influenza sulle scelte che fanno le persone su come esse si comportano, è molto collegato alla domanda principale a cui da anni si tenta di dare una risposta per cercare di capire come fare in modo che tra gli esseri umani non ci siano più conflitti, atrocità e crudeltà come quelle che hanno caratterizzato lo scorso secolo.

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In ogni caso avremo modo di parlare meglio di questi temi nelle prossime puntate del podcast. Intanto per oggi abbiamo risposto al quesito, come è nata la psicologia sociale? E, prima di salutarvi, non mi resta che dirvi che se volete contattarvi potete scrivere a The socialmind@giovannitresca.net oppure seguire la pagina Instagram social mind_ podcast.

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Con questo vi saluto e ci risentiamo nella prossima puntata.

English transcription

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A famous legend has it that one day, while Isaac Newton was in the garden doing meditation, an apple fell near him. The observation of this simple random event led to one of the most important discoveries of modern physics, what we know today as the law of universal gravitation and this event may seem very irrelevant to social psychology, but it helps us to explain how Can observation of a totally random phenomenon lead to the development of a scientific theory?

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About two centuries after the Newton’s apple episode, another apparently random event caught the attention of an American psychologist named Norman Triplett. This psychologist, while observing a cycling race, had an intuition that led to the publication of what many consider to be the first experiment in the field of social psychology.

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I am Giovanni Telesca and this is the social mind, a podcast that talks about social processes and tries to give complex answers to simple questions.

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You have certainly happened to observe live or on television a cycling race similar to the one Norman Triplett was observing in 1898.

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Triplett noticed that during the race the behavior of the cyclists changed depending on the situation, when they were in a group they pedaled faster than when they broke away from the group and started pedaling alone. In fact, on their own the cyclists were slower to investigate whether this was a coincidence. Triplett recruited some teenagers and asked them to perform a simple task: they had to reel in the line of a fishing rod as fast as possible.

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Triplett asked them to do six attempts, three alone and three in a group with other teenagers. Indeed, he discovered that when the girls and boys did the task in a group, they were faster at reeling in the fishing line. This intuition led to what is now called social facilitation theory, whereby carrying out certain tasks in small groups leads to greater productivity than when these tasks are carried out individually. It must be said that Triplett did not define himself as a social psychologist and was not even interested in the social implications of the discovery.

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Social psychology, in fact, had not yet been officially born, in fact, according to many scholars we had to wait until 1924, therefore 26 years after the triplet experiment to officially establish the date of birth of social psychology. In fact, in that year another American psychologist named Floyd Allport wrote a book entitled Social Psychology, in which he defined this discipline for the first time as the study of behaviors implemented in response to a social stimulus or which have a social meaning.

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Up to this point, however, despite arousing modest interest, social psychology had not yet taken over. The major development of the discipline is linked to the historical events that characterized first Europe and then the whole world, starting from the 1920s and up to the 1950s. And I’m clearly talking about the advent of Nazism and the outbreak of the Second World War.

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A famous social psychologist of the time, Darwin Kurtwright wrote quite provocatively that Adolf Hitler was one of the people who contributed most to the development of the discipline and this statement, albeit greatly exaggerated.

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It is in fact real and applies not only to social psychology, but also to many other scientific disciplines. In fact, the policies of racial segregation promoted by Nazism ensured that a large number of scholars of Jewish origin moved from Europe to North America to escape capture and this gave a great impetus to the study of certain social phenomena. But not only. The fact of having to justify to the American population a war in which up to a certain point the United States had not been involved or in any case had not been involved. On the European front he also gave the push and funding from the American army to numerous studies for him.

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Understanding the impact of the propaganda films on the morale of the soldiers at the front, but also on the American population.

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However, perhaps the most important historical event linked to social psychology concerns the end of the Second World War, when the brutality of the Holocaust came to light. And it is precisely in an attempt to answer the question how was it possible that human beings were able to commit such an atrocity? Which gives rise to many studies on topics, among other things very current, such as aggression, prejudices, discrimination, obedience, authority, etc.

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The attempt to answer this question and to avoid or find a way to prevent such events from happening again remains one of the most studied topics in social psychology today. However, in the last thirty years social psychology has faced new challenges, for example that of understanding how social phenomena are interpreted by the brain, giving rise to the so-called social neuroscience, or trying to study how some phenomena are influenced by culture of which we are part, paying attention to cultural contexts that have always been under-represented within research and the academic community.

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Such as the South American states or the states of Southeast Asia, or even trying to understand how it is possible to adopt ethical behavior linked to respect for the environment, or even, how to respond to the growing number of fake news and conspiracy theories that pollute to the world of information, changing the way people interpret reality and make political choices.

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Which then, if you think about it, is a whole circle, because even this last theme, which is perhaps the most recent in temporal order, i.e. the manipulation of information, can have an influence on the choices that people make on how they behave. , is very connected to the main question that we have been trying to answer for years to try to understand how to ensure that there are no more Conflicts, atrocities and cruelties like those that characterized the last century.

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In any case, we will have the opportunity to talk more about these topics in the next episodes of the podcast. Meanwhile, for today we have answered the question, how was social psychology born? And, before saying goodbye, I just have to tell you that if you want to contact you, you can write to The socialmind@giovannitresca.net or follow the Instagram page social mind_ podcast.

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With this I bid you farewell and we’ll see you again in the next episode.